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Marisa Marraffino
Cantagalli 2010
164 pagine
13,50 euro
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Avete mai chiesto a vostro figlio se chatta con gli sconosciuti? O al vostro partner se conosce davvero tutti gli amici che ha su facebook? O ancora ai dipendenti della vostra ditta cosa fanno tutto il giorno davanti al pc? Meglio evitare, rischiereste brutte sorprese, come i protagonisti di queste storie, vittime inconsapevoli dei tranelli della rete.
C'è la ragazzina che all'insaputa di una madre assente per scacciare la noia clona con le amiche il profilo del suo cantante preferito, crea un gruppo contro la bidella della scuola e finisce querelata; c'è poi il quarantenne in crisi che per sentirsi ancora giovane si inventa un profilo fittizio e intreccia nuove amicizie virtuali ma alla lunga finisce col tradire davvero ed essere scoperto dalla moglie; o ancora la dipendente distratta che viene licenziata perché durante l'orario di lavoro usa il computer aziendale per scopi personali e nei giorni di permesso per malattia si svaga con social network e chat.
Per difendersi dalle insidie di un uso esagerato e sprovveduto della rete, Marisa Marraffino presenta nella forma di leading case tre racconti tratti da storie realmente accadute, e offre suggerimenti e spunti di riflessione achi passa le sue giornate su facebook pensando erroneamente che in fondo il mondo di internet sia libero dalle regole della vita reale.
Marisa Marraffino (Ravensburg, Germania, 01.04.1978)
E' avvocato e giornalista pubblicista. Ha un dottorato di ricerca in diritto e procedura penale conseguito all' Università di Firenze. Ha lavorato anche alla Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo, ma è di origini toscane. Attualmente lavora in uno studio legale a Milano e collabora con la sezione legale del Sole24Ore. Si è occupata di cyber crime e delle prime querele legate all'utilizzo dei social network. Tiene lezioni al Master in Comunicazione, marketing digitale e pubblicità interattiva dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. "Come non perdere il lavoro, la faccia e l'amore al tempo di Facebook" è il suo primo libro che, a pochi mesi dalla sua uscita, ha già riscosso un notevole successo di pubblico, essendo il primo volume in Italia a trattare casi giudiziari reali legati a un utilizzo improprio della creatura di Zuckerberg. Il volume è stato presentato a Milano, a Roma, nelle scuole in Toscana, davanti ai giudici di pace e anche alla banca del tempo centrale del capoluogo lombardo, dando vita ogni volta a dibattiti e discussioni sui temi della privacy e delle violazioni delle leggi che regolano la rete. Dall'uscita del libro ad oggi, i casi legati ad un utilizzo scorretto di facebook si sono moltiplicati, coinvolgendo sempre più spesso minorenni. Le prime querele legate a facebook furono presentate proprio in toscana circa due anni fa. Nel libro la prima storia racconta le vicende reali di una studentessa toscana nei guai penali proprio per aver creato un gruppo diffamatorio contro una bidella della propria scuola. Da qui l'idea di parlare di facebook proprio ai diretti interessati.
L'autrice ha in programma altri incontri, sempre con i ragazzi, ma anche con i genitori, responsabili sempre più spesso di lasciare i figli da soli davanti al pc. In questi casi la legge non perdona: a pagare i danni in sede civile, se gli autori sono minorenni, sono proprio i genitori per non aver vigilato sulla condotta dei figli. Durante le presentazioni, viene proiettato un vademecum per muoversi in sicurezza nella rete. Poche regole, utili e sintetiche, per evitare guai davanti al pc. Un volume di cui si sentiva la mancanza, reso ancora più dinamico e partecipativo dalla giovane età dell'autrice che dichiara apertamente di avere un profilo attivo su facebook e di amare tutte le piattaforme virtuali che, se usate con prudenza, rappresentano una delle forma di comunicazione più innovative degli ultimi dieci anni.
E' possibile acquistare il libro "
Come non perdere il lavoro la faccia e il lavoro al tempo di Facebook" direttamente dal sito dell'editore
Cantagalli:
[ http://www.edizionicantagalli.com/catalogo_nuovo/index.html ]
o in tutte le librerie autorizzate.
In caso di mancata disponibilità immediata, è possibile prenotarlo.
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Marisa Marraffino & Anna Acamporao
Novecento Editore 2015
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Avete ricevuto una multa ingiusta e non sapete come farvela annullare?
Vi aiutiamo noi!
Si tratta di un libro completo e aggiornato, all'interno del quale si trovano gli strumenti necessari per fare ricorso contro tutte le multe ingiuste. Per presentarlo abbiamo pensato a un evento tutto speciale: mettere in pratica i suoi consigli, approfittare della sua modulistica e mostrare dal vivo la sua efficacia!
Anna Acamporao
Anna Acampora è avvocato dal 2006 ed esercita facendo la spola tra gli studi legali di Napoli e Milano. Marisa Marraffino è avvocato dal 2005. Ha lavorato alla Corte di Giustizia europea del Lussemburgo e al momento lavora a Milano e collabora con la sezione legale del "Sole 24 Ore". "MULTE NO,GRAZIE!"
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Marisa Marraffino & Landini Sara
InDiritto - Altalex Editore 2015
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La prospettiva seguita in questo ebook è strettamente giuridica perchè i Social non sono solo un ambiente ordinato dal diritto, ma anche uno strumento ordinante in quanto l’ingresso nel Social Media nasce da un contratto che il singolo utente della rete stipula con il gestore della piattaforma in cui prende corpo la collettività degli utenti del Social, un contratto fatto di regole ordinanti le relazioni che si sviluppano nel Media Sociale.
I problemi che si affrontano riguardano i social network sites (SNS).
La particolarità di tali applicazioni, che le differenzia rendendole una autentica “societas”, è che questi siti abilitano gli utenti ad articolare, rendendole visibili on line, le proprie reti sociali, in un processo di selezione e/o accumulazione che crea e mette in evidenza relazioni c.d. deboli ovvero quelle relazioni che consentono di uscire dal perimetro dei legami forti e che probabilmente non si sarebbero attivate nella vita c.d. off line. In tal modo il web diventa un ambiente sociale, uno spazio di relazioni e di potenziali conflitti. Appunto Social Media e diritto perché il diritto diventa un aspetto centrale nelle comunità dei Social a cui si partecipa in virtù di un contratto con il gestore della Social Utility. Un contratto che ha ad oggetto una prestazione di servizi da parte del gestore, ma anche una componente associativa fondante la stessa appartenenza ad una Comunità Virtuale. Potremmo anche dire, concludendo, che quella dei Social è una collettività creata dal diritto.
Landini Sara
Social Media e Diritto"